PHONE,Byeong-ki Ahn, South Corea, 2002
La paura corre sul telefono senza fili, ovvero: ho sfortunatamente collegato il modem in una morta
Comincia ad avvicinarsi l’estate e puntualmente spuntano in sala i primi horror da discount. Questa volta, grazie al successo di film come Ringu, Dark Water e The Eye, si va a pescare in quell’enorme calderone che è la produzione di genere orientale (siamo finiti nella Corea del Sud), capace di cose fantastiche e, ovviamente, di cose non proprio esaltanti. Phone, da qui forse le ragioni del suo arrivo sui nostri schermi, recupera in gran parte situazioni e atmosfere dai film di Hideo Nakata, senza però averne la forza o l’efficacia. La storia, assolutamente risibile, gira attorno ad una giornalista e a delle strane telefonate che riceve sul suo cellulare. Le vocine dall’altra parte della cornetta rischiano di far impazzire un po’ tutti, bambina inquietante compresa, e ovviamente nascondono un angosciante e terribile segreto. Buchi di sceneggiatura, spunti persi per strada, citazione alla Tamaro (!!!) e al solito Chiaro di Luna, si rincorrono in un film che punta la sua funzionalità interamente sulla musica sparata a palla e al classico salto sulla sedia (e che diciamolo, fa anche poca paura). Interessante la lunga parte melò, ma decisamente inferiore a quella finale di Dark Water o di altri prodotti simili. Con le cose straordinarie che si girano in Corea, proprio Phone dovevamo distribuire? Per gli appassionati del genere si consiglia il recupero in home video in giorni uggiosi. Per gli altri… recuperate Hideo Nakata.
FEDEmc
3 Comments
fede, in italia arriveranno SEMPRE i film orientali peggiori, quelli derivativi e somiglianti a quelli americani o, peggio, banalmente esotici.
una volta per rimediare toccava comprarseli in internet (a prezzi comunque bassini su yesasia.com), adesso basta scaricarli, bisogna solo sapere cosa cercare, e per quello basta leggere qua e là (bocchi su film tv, pezzotta su segnocinema, le recensioni di hkx.it o questo fondamentale forum http://art.supereva.it/asianfeast/index.htm?p).
grazie a internet non è più (troppo) snob parlare di queste cose…
lonchaney
p.s. phone è veramente una chiavica, ma l’horror orientale in generale è un po’ una chimera, a parte nakata e kurosawa kiyoshi (procuratevi KAIRO)
LLLLJUHJFDEDEDSW
a parte gli scherzi e il mio solito tono predicatorio, penso veramente che siamo ad un punto di svolta e che finalmente ci avviciniamo al momento in cui si potrà vedere ciò che si vuole e che vale.
leggi permettendo, ovviamente.
se dovessi andare a vedere troy o the passion perchè non ho alltro da vedere, avrei mollato il cinema da tempo.
lonchaney matusalemme