FUORI CONCORSO – Perhaps… Love , Peter Ho-sun Chan, Cina
Da uno dei produttori e registi più attivi del cinema orientale, una delle più belle sorprese del festival. Perhaps… Love, film proiettato in sala grande ieri dopo la cerimonia di premiazione, è uno straordinario musical metacinematografico con toni da melò. Esagerato, strabordante, per certi versi folle (come la definizione che ne ho dato), il film inizia con un bellissimo numero musicale dedicato al cinema e alla sua magia. Svelato l’elemento metacinematografico il film prosegue mescolando ben tre gradi narrativi.
Tenterò di spiegarmi meglio: in primo piano un triangolo amoroso ai cui vertici troviamo la bellissima Zhou Xun (nella realtà una spocchiosisima diva del cinema, nella finzione cinematografica una ragazza che ha perso la memoria che comincia a lavorare in un circo dove il direttore inventa per lei un magnifico passato), Takeshi Kaneshiro (anche lui un divo nel cinema nella realtà, nel film l’ex amore della smemorata ragazza) e Jacky Cheung (regista del film e interprete del direttore del circo). Oltre a questo, assistiamo in lunghi flashback alla prima storia d’amore tra Kaneshiro e la Xun, quando i due ancora non erano famosi e vivevano, poveri in canna, in un freddo scantinato a Shangai. Un piacere per gli occhi e una mazzata al cuore, il film è coreografto da Farah Khan (già con Mira Nair per Monsoon Wedding e Vanity Fair) e fotografato dal fantastico Christopher Doyle. I numeri musicali, fantasiosi e scatenati, richiamano per certi versi quelli di Moulin Rouge, ma è proprio nelle parti melò che si raggiungono i momenti più alti. Straordinario. Da recuperare con qualsiasi mezzo.
FUORI CONCORSO – The Descent, Neil Marshall, USA/Regno Unito
Dall’Inghilterra, con alle spalle il piccolo culto Dog Soldier, arriva neil Marshall, nuova promessa del cinema horror. Sei donne appassionate di sport estremi, si ritrovano per un’escursione all’interno di una inquietantissima grotta. Tra loro Sarah, che l’anno prima ha perso marito e figlia in un tragico incidente stradale. Durante la spedizione speleologica, dopo crolli, momenti clustrofobici a go go, quando già i rapporti tra le sei cominciano pericolosamente a incrinarsi, spuntano anche dei mostri cannibali pronti a divorarle. Sarà il massacro. E anche molto sanguinoso.
In Inghilterra la stampa ha gridato al miracolo. Forse per una volta non si è troppo esagerato. Un horror quasi d’altri tempi, capace con semplicità di attaccare con estrema ferocia il nucleo famigliare, la sicurezza e il perbenismo dei rapporti amicali tra le protagoniste e qualsiasi tipo di certezza. Perennemente al buio, senza alcun tipo di via d’uscita, tutto si deteriora velocissimamente e dopo i primi due spaventini canonici (decibel a caso), si parla di paura vera. Marshall ha le idee chiare e non si ferma davanti a niente, riescendo a mantenere questa decisione anche nell’allucinato finale. Una bomba. Fortunatamente uscirà in sala. Non fatevelo scappare.
FEDEmc
9 Comments
ho visto un meraviglioso mezzofilm di peter chan, vedo che questo è all’altezza. speriamo di recuperarlo presto. grazie di aver confermato le mie impressioni al buio (anche su marshall)
ciao
la settimana prossima andiamo da qualcuno e guardiamo Comrades, almost a love story. Ho deciso!
chi viene?
comunque peter chan ha fatto anche delle belle scemenzuole…
lonchaney
fede, mi accorgo adesso che non hai recensito INITIAL D. non ci credo che ti sei fatto scappare la tamarrata del secolo!!!
per la cronaca, in Italia si trovano i DVD della serie animata di Initial D, li pubblica Shin Vision, e presto li trasmetterà MTV
lonchaney
se sono come il film, ho già spento la tv.
posso venire (nel senso buono del termine) pure io ?
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858, molla il lavoro, salta su un treno e raggiungici!!!
che bello!!!
lonchaney
Eh eh… magari… nei miei paraggi ultimamente si sta scatenando una tragedia dopo l’altra…! ^__^
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113, scappa da quella brutta città industriale, vieni nella zozza bologna a vedere i film di peter chan con gli intellettuali snob post gialappas. magari viene anche harald mann, così lo menano
lonchaney in pausa pranzo
venezia ha un po’ ammazzato sul nascere la discussione su Breaking news…nessuno ha voglia di riprenderla nel post di due pagine fa?
kekkoz? manu? harald?fede?
il turro non ce lo voglio, invece…
lonchaney