ELIZABETHTOWN di Cameron Crowe

(ripubblichiamo la recensione dopo la visione da Venezia, giusto per fare polemica)
 
Drew (Orlando Bloom) è riuscito a progettare una scarpa talemente brutta da far fallire una enorme multinazionale sportiva. Sull’orlo del suicidio, viene raggiunto dalla notizia che suo padre è passato a miglior vita. Nel viaggio verso Elizabethtown, città paterna, incontrerà Claire (Kirsten Dunst), una hostes invadente, simpatica e tanto carina. Tra una gags e n’altra – pranzi, cene, messe ed eventuali – tra i due (giuro) scatta (non so se ce la fate ad immaginarlo) l’amore. cameron Crowe, dopo aver dato al cinema film dello spessore di Vanilla sky e Jerry Maguire, insiste nel realizzare a mio avviso il peggio del cinema americano. Personalmente insostenibile, il film, può al massimo ambire ad essere descritto con la frase "Beh… dai… una commediola carina… senza pretese". Tipo il vuoto. Però carino. La via vorrebbe essere quella della commedia intimista: i due protagonisti – noti infatti per la loro bravura, sicuramente la loro particolarità – dovrebbero fare, definizione loro, fare "le riserve". Sono un pò degli emarginti, insomma. Non come tutti gli altri, quella plebglia che li circonda: rozzi, ignoranti, caciaroni. No, loro hanno dei sentimenti. Sono tanto carini e saggi. Ed è qui che girano le palle. Perchè Crowe illude tutti con l’idea della "commediola carina" per poi fare dire ai suoi protagnoisti delle ricettine, delle regoline – ovviamente disarmanti nella loro banalità – su come prendere la vita.In realtà Elizabethtown, oltra a dire che nella vita "o è tutto bianco o è tutto nero" è uno di quei film in cui ogni 30 secondi parte un pezzardo che permette al regista di fare delle belle ellissi dove i protagonisti ammiccano e fanno le faccette. Susan sarandon, dopo aver fatto l’isterica per la prima parte del film, delizia il pubblico con un numero di tip tap. Orlando Bloom lo si confonde spesso con un posacenere da tanto è espressivo. rimane la Dunst con la maglietta dei Low. E basta.
FedeMC

41 Comments

  1. Posted 10 novembre 2005 at 16:21 | Permalink | Rispondi

    Secondo me Crowe non voleva fare un film, voleva fare solo una colonna sonora, solo che per venderla come soundtrack aveva bisogno anche di girarci su qualche immagine: la leggenda vuole che così sia nato il film… Kirsten Dunst è molto carina, ma se fossi un uomo e avessi una ragazza così mi farei di prozac dal mattino alla sera per non vedere le sue smorfie e per non sentire le stronzate che dice. Insomma, una commediola carina…senza pretese. Anzi no, una ciofeca.
    Rowena

  2. Posted 10 novembre 2005 at 19:15 | Permalink | Rispondi

    Viva la polemica.

    Rilancio subito: Elizabethtown e i danni dell’estetica white trash (cfr. la sequenza dove scelgono l’urna cineraria).

  3. videogirl
    Posted 11 novembre 2005 at 10:33 | Permalink | Rispondi

    checattiveria… viva il filmetto!!!

  4. anonimo
    Posted 11 novembre 2005 at 14:23 | Permalink | Rispondi

    a me piace nonostante le banalità filosofiche sul senso della vita (ci sono anche in Magnolia, film che se la tira molto di più) e le furberie varie e innegabili, perchè è ricco, sbilanciato, incredibilmente divagante, pieno zeppo di roba…e ho visto solo la versione corta!
    w i filmetti, viva i registi ruffiani ma pazzi e generosi fino alla saturazione.
    ma davvero vi sembra un film medio qualsiasi? a me sembra un ufo! un film mainstream che procede così ad accumulo e in modo completamente imprevedibile.
    tutte quelle sequenze che durano il doppio del normale, e si rilanciano fino allo sfinimento…
    il film copia di qua e di là, ma mi sembra che l’insieme assuma una sua paradossale omogeneità che supera i modelli (a proposito di schmidt, la mia vita a garden state, ecc…)
    Il discorso sulla musica cool appiccicata sulle immagini è legittimo, ma vale per gran parte del cinema indipendente, TENENBAUM compresi.

    e poi a me piacciono i film sentimentali (linguaccia)

  5. anonimo
    Posted 11 novembre 2005 at 15:46 | Permalink | Rispondi

    lon? Sei tu?

  6. anonimo
    Posted 11 novembre 2005 at 15:53 | Permalink | Rispondi

    non lo saprai mai, anonimo delatore!
    (sì lo so, i miei gusti vanno degenerando)

  7. Posted 11 novembre 2005 at 15:57 | Permalink | Rispondi

    E poi dicono che i brutti film non fanno danni…

  8. anonimo
    Posted 11 novembre 2005 at 16:07 | Permalink | Rispondi

    sicuro che è lon. è una delle sue classiche sparate in cui non crede nenanche lui, ma che gli servono per abbordare le tipe e dirci: “mi diverto molto ad andare sui blog di cinema a fare polemiche…”
    Fmc

  9. anonimo
    Posted 11 novembre 2005 at 16:21 | Permalink | Rispondi

    ovvio…tutta scena…

  10. anonimo
    Posted 11 novembre 2005 at 17:40 | Permalink | Rispondi

    ehi, su Sentieri Selvaggi c’è un altro pazzo che fa finta di essere un fan di Elizabethtown…chissà quanto ci rimorchia da quelle autorevoli colonne…
    http://www.sentieriselvaggi.it/articolo.asp?idarticolo=12400&idsezione=147

    (ATTENZIONE: SEGUE POLEMICA GRATUITA E FAZIOSA, ALLACCIARE LE CINTURE)

    sempre assolutisti qua sopra, eh? saran simpatici gli oompa loompa, allora…forse cameron crowe avrebbe dovuto storcere un paio di case a caso (ulp) per fare l’autore e piacere un po’ di più.
    glielo consiglierò!

    w i registi piacioni!!!
    (non mi firmo mai quando scrivo cose compromettenti, che fifone)

  11. anonimo
    Posted 11 novembre 2005 at 20:25 | Permalink | Rispondi

    aspetta la frase esatta era – perchè me la ricordo – “ho scosso il le fondamenta del loro sito con una polemica su La Meglio Gioventù”

    la questione è che Cameron Crowe tenta di essere un autore. se facesse solo il piacione a me mi garberebbe di più. non storce le case perchè non è il suo stile, ma il viaggio, l’america, le canzoni…

    da casa riporto l’intervista delirante che c’è su film tv. parla di guerrieri della luce.

    Fmc

  12. Posted 11 novembre 2005 at 22:59 | Permalink | Rispondi

    C’è qualcuno in grado di spiegarmi la relazione esistente tra il dire che si è apprezzato Elizabethtown e il rimorchiare? Volete forse dire che il film è un’esca per romantiche psicolabili amanti dell’on the road Valtur? A me pare che tutto il discorso sul “fiasco/fallimento/etica ed estetica del loser” faccia molto più appello al mondo maschile che a quello femminile. E poi andiamo, nessuna donna sana di mente (tranne forse un’agente di viaggi) si può identificare in una che regala al suo bello un diario delle medie pieno di carte di chewing gum mangiati proprio dove hanno ucciso MLKing (ovviamente mentre si ascoltava Pride degli U2). Ne consegue che Elizabethtown è un film da uomini mascherato da film da donne.
    Rowena

  13. Posted 12 novembre 2005 at 13:24 | Permalink | Rispondi

    Rowena è la mia nuova guida spirituale.

  14. anonimo
    Posted 12 novembre 2005 at 20:09 | Permalink | Rispondi

    e poi le piace bill plympton. la relazione non è tra il dire che elizabethtown è un ufo e il rimorchiare. e tra il fare per forza il fuori dal coro e il rimorchiare. ma era una gag. comunque, qualsiasi film con più di 45 sec di jessica biel è un film per uomini.
    Fmc

  15. Posted 13 novembre 2005 at 10:26 | Permalink | Rispondi

    Volevo chiedere: sono la nuova guida spirituale di Violetta PRIMA o DOPO Lory Del Santo?? Tornando a Elizabethtown: allora qualsiasi film con 45 secondi di Orlando Bloom si qualificherebbe come un film per quindicenni arrapate (eccetto me, che proprio non m’attizza ‘st’omo? e a pensarci bene non ho nemmeno più 15 anni…)? Insomma, secondo me il film di Crowe fatica a superare la timidezza di auto-definirsi un sano chick-flick e si nasconde dietro alle scarpe sportive e al loser per consentire alle donne di convincere i fidanzati ad accompagnarle al cinema. Che poi si triturino entrambi le palle al 65° minuto di film è un’altra storia.
    Ma ora scusatemi, devo andare a ballare una giga al funerale del mio vicino di casa.
    Rowena

  16. Posted 13 novembre 2005 at 21:28 | Permalink | Rispondi

    avevo linkato questa rece nel mio post su elizabethtown. sono sorpreso da quanta gente si sia fatta fregare da questo film. :-)

  17. Posted 13 novembre 2005 at 21:56 | Permalink | Rispondi

    e concordo quello che ha scritto rowena nel primo commento, ho scritto la stessa identica cosa nel suddetto post

  18. Posted 14 novembre 2005 at 13:01 | Permalink | Rispondi

    Mi è appena venuto in mente: ma da quand’è che Cameron Crowe non fa più un film dignitoso ?

    (un film, non una Smemoranda farcita di stelline e orsetti lavatori)

  19. anonimo
    Posted 14 novembre 2005 at 15:52 | Permalink | Rispondi

    Forse Singles, ma da rivedere per vedere se regge alla prova del tempo che passa (per lui e per noi)
    m.

  20. anonimo
    Posted 14 novembre 2005 at 17:23 | Permalink | Rispondi

    mah…veramente io quando sto fuori dal coro sto male una settimana perchè mi vengono i complessi…
    La meglio gioventù che c’entra? lì ero fuori solo dal VOSTRO coro, la saga è piaciuta a tanta gente in tutto il mondo.
    Elizabethtown piace effettivamente a poca gente, e capisco benissimo perchè, lo so anch’io che cameron è un furbastro, ma ci casco volentieri lo stesso.
    dimenticavo, anche quasi famosi è bello, ruffiano e calcolato ma bello, …e sincero e sentito al tempo stesso, proprio come Elizabethtown. sì sì, ci casco proprio volentieri.
    (a me piace anche BEFORE SUNSET, ha un finale favoloso, chissenefrega se qualunquisteggia nei dialoghi)

  21. Posted 14 novembre 2005 at 17:29 | Permalink | Rispondi

    Alla fine ci ho scritto un post. Maledetti.

    (Vio)

  22. anonimo
    Posted 14 novembre 2005 at 18:44 | Permalink | Rispondi

    mi sa che il post violaceo merita una lettura, mi ci metto dopo il lavoro.
    maledetta!

  23. anonimo
    Posted 14 novembre 2005 at 18:47 | Permalink | Rispondi

    pessima la frasetta “piace a tanta gente in tutto il mondo”, me la rimangio immediatamente.
    che figuraccia! (e mo’ straparlo)

  24. Posted 15 novembre 2005 at 03:06 | Permalink | Rispondi

    uhm. vabbè, cercherò di passare sopra i miei timori reverenziali verso questo blog per difendere il poverocrowe.

    dunque, da dove cominciare? come ho scritto nelle due-righe-due in cui parlavo di questo film, partiamo dall’assunto che crowe, nei suoi film, abbia bisogno di cinque minuti di cazzate senza senso. i cinque minuti corrispondo ovviamente al funerale, grottesco-che-vorrebbe-essere-sublime (nel senso dell’anonimo, che trascende il bello e il brutto, il bene e il male) e che invece risulta, appunto, grottesco, patetico, tirato via (fino al tip-tap) e infine inspiegabile (durante l’esibizione).

    togliendo i cinque minuti di follia, però, a me pare che crowe confermi, soprattutto a livello di scrittura, una capacità evidentemente sopra la media. ma sono solo io che trovo eccezionale il suo modo di fare poesia dei sentimenti comuni, delle frasi casuali, senza suonare artefatto nè banale? lungi dall’essere smemoranda-like, lungi da quell’immane cazzata che sono i dialoghi di garden state (su cui confermo il mio parere originario, che sia cioè una cagata pazzesca), crowe riesce a sviluppare un innamoramento senza scene madri e frasi indimenticabili. cioè, ci sono due persone che si affezionano, normalmente: sono solo io che trovo che solo lost in translation, in tempi recenti, era così spontaneo?

    poi la dunst: cacchio, io un film lo vedrei solo per lei. io adoro non solo il suo aspetto, ma ogni singola minuscola mossa del suo viso, la sua risata americana, i suoi occhi che sembrano sempre fumati.

    orlando bloom non è mica così terribile (cacchio, ma l’avete visto voi il suo paride in troy?pareva un robot! quest’uomo progredisce a vista d’occhio), e semmai la cosa che mi stupisce è come nessuno dica che il distacco da suo padre sembri un po’ troppo facile.

    la colonna sonora. una mia amica ha detto che, finiti gli anni 90, è troppo facile mettere una colonna sonora accattivante, che manca la situazione storica perchè questo sia un valore in più del film. e a detta di tutti è invasiva. ma ora, come crowe è un melomane (ex giornalista musicale bla bla bla) lo sono anch’io, e sul lungo on the road il cambio di canzone ogni trenta secondi mi ha, lo devo ammettere, esaltato (nonostante una certa propensione di crowe per il pezzullo accattivante, vedi gli u2)

    non è tanto, ci sto. ma se il metro di riferimento è l’anemica nullità di garden state o (parlando di commedie recenti) lo snobismo insopportabile di sideways, è già abbastanza per farsi benvolere. il film dura tantissimo, nel senso che la tendenza invalsa è togliere metà di quello che qui rimane: eppure non è che pesi, soprattutto nella prima parte (invece uno dei quattro-cinque finali se lo poteva risparmiare)

    non si esce che la propria vita è cambiata: ma nemmeno si rivogliono indietro i soldi [penso sempre a sideways, quell’osceno obbrobrio]. e, in tutta sincerità, meglio questo che lo sconfortante vanilla sky, che visto il materiale di partenza sarebbe dovuto essere eccezionale. [ometterò di dire che neanche jerry maguire mi è mai sembrato nulla di che. sarà che l’ho visto fuori tempo]

    scusate il commento infinito, pago un caffè a chiunque lo legga tutto. saluti.

    giorgio

  25. anonimo
    Posted 15 novembre 2005 at 14:14 | Permalink | Rispondi

    e bravo giorgio.
    d’accordo con te sulla spontaneità di tutte le scene tra i due protagonisti, nonostante qualche dialogo stonato, come si diceva prima.

    Jerry Maguire piaceva molto a Billy Wilder. Io non l’ho mai visto.
    chi di voi ha letto il libro intervista di Crowe a Wilder? molto bello, anche se non aggiungeva moltissimo alla biografia su billy scritta da Hellmut Karashek anni fa…gli aneddoti sono più o meno gli stessi, ampliati.
    la parte più bella riguarda il rapporto che si viene a creare tra i due, quello che crowe riesce a dire del regista vedendolo vivere e chiacchierare, fotografandone la lucidissima vecchiaia. infastidisce invece il modo in cui crowe si pone insinuante, tra le righe, paragonando en passant il lavoro di wilder al suo, dandosi per così dire un tono.

  26. Posted 15 novembre 2005 at 16:11 | Permalink | Rispondi

    Bellissimo il libro, bruttissimi (da anni) i film di Crowe.

    Succede anche nelle migliori famiglie.

    Giorgio, al tuo papiro ho più o meno dato risposta da me.

    (Violetta)

  27. videogirl
    Posted 16 novembre 2005 at 11:43 | Permalink | Rispondi

    leggendo il commento di giorgio (non bevo caffè, lo commuto con una paglia) mi vien da pensare che questo film divida il pubblico tra chi ancora si fa venire gli occhi a cuore e chi no.

  28. Posted 16 novembre 2005 at 15:39 | Permalink | Rispondi

    A me gli occhi a cuore vengono un po’ di rado. In compenso sono quasi afona per aver strillato e saltato a un concertino rocchenroll iersera. E ho quasi cinque ore di diretta radio davanti. Una prece.

    (Violetta)

  29. anonimo
    Posted 16 novembre 2005 at 18:44 | Permalink | Rispondi

    a me invece gli occhi a cuore ricordano i fastidiosissimi cosplat travestiti da incantevole creamy e pollon che ho incontrato a Lucca, quelli che quando ridono o si imbarazzano uniscono i pugnetti davanti alla bocca e si piegano di traverso ammiccando. (ributtanti).

    qui su seconda visione invece si commuovono solo davanti ai balzelli degli Oompa Loompa, beati loro.

  30. anonimo
    Posted 16 novembre 2005 at 20:48 | Permalink | Rispondi

    cosplay, non cosplat, scusate…i cosplat sono i cosplay dopo che li ho spiaccicati sul marciapiede con un tallone…mmmh, ripensandoci va bene cosplat

  31. anonimo
    Posted 17 novembre 2005 at 03:41 | Permalink | Rispondi

    quindi mi faccio venire gli occhi a cuore? se è un modo carino di dire che sono il gonzo della situazione vabbè, ma non garantisco la paglia. altrimenti boh, sì nel senso che, come rompevo le scatole anche sul blog di violetta, pare quasi che il problema sia che il film è una commedia disimpegnata. se non accetti questo presupposto, ovviamente è una cagata.

    [sempre giorgio]

  32. anonimo
    Posted 17 novembre 2005 at 12:38 | Permalink | Rispondi

    ma vogliamo scrivere qualcosa su sto blog?

  33. anonimo
    Posted 17 novembre 2005 at 17:50 | Permalink | Rispondi

    Scusa, non ho capito. Cosa avresti contro i cosplay?

  34. anonimo
    Posted 17 novembre 2005 at 17:52 | Permalink | Rispondi

    Ma solo a me gli oopma loompa mi hanno fracassato i marroni?

    Dimostratemi che gli oompa loompa sono simpatici.
    E delle canzoncine non si capisce una minchia tanto cantano con una vocetta della ceppa.

  35. anonimo
    Posted 17 novembre 2005 at 18:22 | Permalink | Rispondi

    cosa ti piace dei cosplay?

    A proposito, non ho ancora incontrato un cosplay degli Oompa Loompa…forse c’è ancora speranza per la razza umana…

  36. anonimo
    Posted 17 novembre 2005 at 19:38 | Permalink | Rispondi

    Comunque, la tesi (di Violetta) che elizabethtown sia un blog filmato, è indirettamente provata dal fatto che questo post ha una quantità di commenti che batte qualsiasi post da molto tempo a questa parte.
    Ciò non giustifica il fatto che non scriviamo più nulla da tempo.
    m.

  37. Posted 18 novembre 2005 at 11:15 | Permalink | Rispondi

    @giorgio: com’è che tutte le volte che dico una cosa carina ad un altro commentatore la si scambia per presa per il culo? basta con la violenza nei blog!
    e comunque c’hai ragione c’hai. guardare un filmetto romantico stando a sindacare sulla sua eccessiva mielosità è come di un horror dire che i è una cazzata perché i mostri non esistono. o si sta al gioco o si sta fuori dalla sala.
    @anoninmo: gli oompa loompa fracassano eccome!

  38. anonimo
    Posted 18 novembre 2005 at 12:54 | Permalink | Rispondi

    un blog filmato? oddio, non è che a qualcuno verrà in mente di fare un film pure da Adayinthelife.splinder.com? trrremo…

    questo post è superfrequentato perchè nel titolo c’è scritto “facciamo polemica”, e così è stato gh gh gh.

    gli oompa loompa sono un filo meno simpatici dei teletubbies…ho detto tutto

  39. Posted 18 novembre 2005 at 13:45 | Permalink | Rispondi

    Esigo il post su Melissa P. Io il mio dovere l’ho fatto.

    (Vio)

  40. anonimo
    Posted 18 novembre 2005 at 17:28 | Permalink | Rispondi

    @videogirl: no, tranquilla, scusa. era un ragionevole dubbio. [e più che di mielosità parlerei di stilemi difficilmente evitabili per il genere “commedia brillante”]

    gli oompa loompa non solo fracassano: non sono simpatici e sono terribilmente inquietanti!

    [giorgio]

  41. anonimo
    Posted 19 novembre 2005 at 15:34 | Permalink | Rispondi

    quindi gli oompa loompa piaciono solo a noi. siamo troppo controcorrente. (tutta scena poi…)
    Fmc

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