WALLACE & GROMIT – LA MALEDIZIONE DEL CONIGLIO MANNARO, Nick Park & Steve Box, GB 2005
Ombre oscure incombono sull’annuale Fiera dell’Ortaggio Gigante: un coniglio mostruoso minaccia le verdure degli impauriti coltivatori. Toccherà alla squadra di salvaguardia vegetale “Anti-Pesto” vegliare sugli inermi bulbi.
Era con una certa trepidazione che si attendeva il primo lungometraggio con protagonista la fortunata coppia di personaggi di plastilina creata dalla fervida immaginazione di Nick Park, punta di diamante della Aardman Animations. Difficile immaginare le avventure dello strampalato inventore, fanatico di formaggio e crackers, e del suo geniale cane in un formato che superasse la canonica mezz’ora dei tre precedenti episodi. A Grand Day Out, The Wrong Trousers e A Close Shave, tutti diretti da Park, gli ultimi due premiati con l’Oscar come miglior corto d’animazione, il primo battuto sul filo di lana da Creature Comforts, altra opera dello stesso autore, avevano il pregio di riuscire a concentrare nella breve durata tecnicismi, originalità, ritmo ed ironia. Ci sono voluti cinque anni e dieci cortometraggi preparatori, messi in rete e riuniti sotto il nome Cracking Contraptions, per allestire il passaggio sulla lunga distanza e porre fine alle attanaglianti pressioni dei fans più accaniti. Cinque anni, duecentocinquanta tecnici, due secondi di girato al giorno, per cercare di bissare, e magari andare oltre, il successo di critica e di pubblico di Galline in Fuga, primo lungometraggio targato Aardman. Inutile dire che le aspettative non solo sono state mantenute, ma addirittura superate. Si cercherà di limitare, in questa sede, il linguaggio iperbolico e le lodi gargantuesche, unico, inevitabile modo per descrivere adeguatamente la pellicola e l’esaltazione suscitata dalla sua visione. Accanto ai due protagonisti, che mantengono caratterizzazioni e tic dei precedenti episodi, si srotola una straordinaria galleria di personaggi bizzarri: anziani coltivatori, sacerdoti col pollice verde, gran dame dell’alta società improvvisatesi suffragette (la Lady Tottington doppiata nell’originale da Helena Bonham-Carter), squattrinati avventurieri dal grilletto facile (Victor Quartermaine, con la voce di Ralph Fiennes) e, soprattutto, conigli, tantissimi conigli, che si inseriscono di diritto tra le grandi spalle animalesche della serie, fianco a fianco con il pinguino delinquente Feathers e la vorace pecora Shaun. Ironicamente, non sorprende quasi più l’animazione in stop-motion, arrivata ad un livello che rasenta la perfezione nella compiuta fusione tra movimenti di personaggi e macchina da presa, e qui arricchita da un uso più massiccio di effetti digitali che ben si sposano con la tecnica tradizionale. Ciò che colpisce maggiormente invece sono le trovate di sceneggiatura, reale punto di forza del film. Galline in Fuga presentava una copione tutto sommato convenzionale, complice forse l’esordio per una grande major e quindi la necessità di puntare su una storia di sicuro impatto, su cui si innestavano passaggi più personali. Al contrario, la nuova avventura del plastico duo è un capolavoro di inventiva, non rinuncia alla surreale libertà degli episodi precedenti né dimentica l’oramai usuale gusto citazionista, ricreando atmosfere care ai vecchi horror Universal. Il tutto realizzato con un pizzico di intelligenza, una buona dose di ironia, molta tecnica e tanta plastilina. Se penso che dovremo aspettare un altro lustro per un nuovo film Aardman…
Tom
16 Comments
e se penso che dovremo aspettare un lustro anche per un nuovo post di Tom…
p.
Tom, abbiamo bucato King Kong: è tuo. Potresti addirittura fare due post consecutivi e fare di questo blog un bivacco di manipoli. Orsù.
m.
esulto insieme a voi alla salute di uollasendgromit. che bello. evviva!
so’ commosso.
ah, signora mia… quando ci si mette il ragazzo… è che è svogliato…
grazie anche per la foto di feather.
Fmc
Ma codesto miracolo dell’animazione quando sarà a disposizione dei comuni mortali che non l’hanno visto al FFF !!!?
Alessandro
alessandro, esce il 3 marzo nelle sale italiane! almeno, per adesso la data è quella.
il doppio dvd inglese solo per anglofoni esce su http://www.play.com il 20 febbraio, ed è favolosamente pieno di meravigliose stronzate.
24 euri.
ot -> Da me si parla della questione islandese. Sarei grato se prestaste un minuto di attenzione. grazie
[Dato che non avete pubblicato niente della recensione di Tommaso (si chiamava così, giusto?)su “La neve nel cuore”]
[OT]
Se, come avete detto martedi, Dermot Mulroney è il secondo attore più inutile della storia…qual è il primo?
Direi Clare Danes,tanto carina quanto insipida e lessa.Non a caso le loro scene insieme nel temibile “La neve nel cuore” spingono al linciaggio.
Tom
secondo me la più inutile di tutti è julia styles, quella di save the last dance. incredibile. e poi tentano in ogni modo di farla diventare famosa facendole fare una marea di cagate. attori… tyrese, quell’enorme montagna di muscoli che ha sostituito vin diesel in fast and furious. pure paul walker però… ma inutile o scarso?
FEDEmc
Giovani, va tutto bene, ma aggiornare il blog pare brutto ?
(ché senza voi non si può stare)
david duchovny, l’attore più molesto e immoto in assoluto…trovatemente uno peggio!
lonchaney
tom, vogliamo il post su munich!
Il pinguino però si chiama Feathers mcGraw
Ops!Ho dimenticato una s!Correggo subito,grazie!
Tom