I lunedì di approfondimento di Secondavisione
Il Pen/Siero Antirughe.
Jean Baudrillard consiglia film e società per Secondavisione
Torna l’appuntamento più atteso dai cinefili italiani (dopo Fuori orario e I Bellissimi di Rete4), il corsivo del lunedì di Jean Baudrillard. Il nostro collaboratore infligge una bruciante lezione a quanti non sanno parlare di cinema italiano se non denigrandolo o, al contrario, fiancheggiandolo senza analizzarlo. Un contributo di livello, una salutare gita a Chiasso per chi non si arrende al provincialismo.
È cosa nota che l’evento abbia perso, nel contemporaneo, il suo carattere di unicità. Oltre a ciò ha perso il suo senso di eventualità, nel senso di una fondazione di un sistema cartesiano di coordinate storiche, estendendo dall’ego hic et nunc della sua irruzione nella storia (universalizzabile) le dimensioni della temporalità (antropomorfizzabile). La sua esistenza non è l’irruzione di un unicum comprendibile in un mythos che diventa narrabile come sintesi dell’eterogeneo, ma la possibilità riprovisiva genera l’eterogeneizzazione delle sintesi: sintesi esperienziali individuali – come gli esami di maturità, momento cardine dell’individuo moderno o modernizzabile –sono espropriate e metamorfizzano in linee di consistenza a-soggettive e determinate dal ritmo sociale (di cu la moda, Duran Duran o White Stripes e lo stile di vita, Charro o Pinko, sono riflessi indifferenziati sulla pelle del mondo) e diventano infinitamente ripetibili come puro godimento della singolarità diffusa, e non condivisione esperienziale della comunità tardo adolescenziale.
3 Comments
ma cioè, quindi, tipo, teppiaciuto?
si’, secondo me questa l’ha scritta vincenzo mollica.
ll
di consistenze a-soggettive ne ho sentito parlare con enfasi da anna praderio
A.